"L'apertura della Stagione 2025/2026: Raphael Gualazzi e l'Orchestra ICO Magna Grecia, un viaggio tra jazz, pop e tradizione sinfonica."

13.10.2025
di Francesco Amatulli

L'inaugurazione della Stagione Eventi Musicali 2025/2026, organizzata dall'Associazione Luis Bacalov insieme all'Orchestra ICO Magna Grecia, ha avuto luogo in un doppio evento di grande richiamo tra Basilicata e Puglia: il 6 ottobre all'Auditorium Gervasio di Matera e il 7 ottobre al Teatro Orfeo di Taranto. L'ospite d'onore, Raphael Gualazzi (pianoforte e voce), ha saputo unire diverse sfere sonore, affiancato dall'Orchestra ICO Magna Grecia, diretta dal M° Stefano Nanni, e da una ritmica jazz di alto livello (con Anders Ulrich al contrabbasso e Gianluca Nanni alla batteria).

Anche se non è disponibile online il dettaglio della scaletta, l'essenza dell'evento è chiara: una fusione sapiente di jazz, pop d'autore e arrangiamenti orchestrali che arricchiscono il repertorio del cantautore. Gualazzi, da sempre un ponte tra la tradizione jazz (Fats Waller, Duke Ellington) e la canzone italiana, trova nell'Orchestra un partner ideale per espandere le sue trame armoniche e ritmiche.

Il concerto ha probabilmente presentato i brani più celebri del repertorio di Gualazzi – dai classici di Sanremo alle sue reinterpretazioni di standard – arricchiti dagli arrangiamenti sinfonici di Stefano Nanni. Questa operazione non è solo un'aggiunta di archi, ma un'integrazione complessa in cui il linguaggio orchestrale (ricco di contrappunti, citazioni di big band e sfumature classiche) si intreccia con l'improvvisazione e la struttura della canzone.

L'evento si colloca nel vivo dibattito sulla contaminazione stilistica e sul ruolo dell'orchestra sinfonica in contesti che vanno oltre il classico accademico. L'Orchestra ICO Magna Grecia si distingue per la sua notevole versatilità, diventando un vero e proprio strumento di diffusione culturale in grado di attrarre un pubblico variegato.

Dal punto di vista musicologico, è affascinante osservare come l'orchestrazione non solo "nobiliti" il genere pop/jazz, ma contribuisca anche a rinnovare il ruolo dell'orchestra stessa, facendola diventare interprete di musica d'arte contemporanea, pur mantenendo radici popolari. Il pianismo di Gualazzi, virtuoso e profondamente influenzato dallo stride e dal boogie-woogie, rimane al centro della scena, mentre l'orchestra funge da cassa di risonanza armonica e timbrica, creando un legame tra l'immediatezza della canzone e la complessità della musica colta.

Le due serate, una a Matera (patrimonio UNESCO) e l'altra a Taranto (città con una ricca tradizione musicale), evidenziano ulteriormente l'importanza di questi progetti per la valorizzazione del territorio, posizionando la musica come un veicolo di identità culturale e di coesione artistica tra le regioni del Sud Italia. L'apertura della stagione con un progetto così ibrido rappresenta un messaggio forte: la musica di oggi, anche nel circuito specialistico, deve essere inclusiva e aperta al dialogo.