"Note d'estate:" giovani interpreti e un inno alla pace nella serata dell'Associazione Arcadia di Trani
"Note d'estate:" giovani interpreti e un inno alla pace nella serata dell'Associazione Arcadia di Trani
di Claudia Fasciano
Non è mai semplice, oggi, parlare di musica come strumento di coscienza, tanto meno di pace. Lo è ancor meno se si affida questo compito a una platea di giovanissimi, in un contesto spesso dominato da consumo rapido e superficialità. Eppure, Note d'Estate, l'iniziativa firmata dall'Associazione Musicale e Culturale Arcadia, ha avuto il coraggio di riproporre la musica come atto culturale, gesto condiviso, rito collettivo.
Sotto la guida sapiente del M° Roberto Fasciano, l'appuntamento – ospitato dal Santo Graal di Trani – si è trasformato in un laboratorio vivo di idee, linguaggi ed energie. Sul palco, allievi che hanno dimostrato di possedere, oltre a un bagaglio tecnico solido, la consapevolezza del significato più profondo del fare musica insieme: Noelle Di Pierro, Antonio Simone, Micaela Frigione, Andrea Spina, Elena Contestabile, fino a Giada di Feo, impegnata anche alla chitarra, hanno attraversato repertori pop-rock con la freschezza che è cifra della giovinezza, ma anche con una maturità interpretativa che non è mai scontata.
Accanto a loro, sezione ritmica e chitarre hanno dato struttura e tensione dinamica alla performance: Giovanni Valente, Fabrizio Viglione, Francesco Frisi alle batterie, Leandro Viglione al basso, Cristoforo Porro, Antonio Mastrapasqua e Davide Caratozzolo (anche voce) alle chitarre, in un intreccio di timbri che ha saputo restituire la pulsazione originaria del rock senza indulgere in imitazioni sterili.
Emblematico, in questo quadro, il Beatles Day 2025, tributo che non è stato puro revival, ma occasione per riflettere su quanto quei quattro ragazzi di Liverpool abbiano ancora da dire alle generazioni contemporanee. La prof.ssa Lycia Gissi, accompagnata dal M° Pasquale Buongiovanni e da un coro di giovani voci, ha riproposto alcune pagine celebri con una cura filologica e insieme emotiva, ritrovando in quei testi e in quelle melodie l'urgenza di un messaggio ancora necessario.
E necessario, oggi più che mai, è stato l'epilogo: Imagine, manifesto di John Lennon, riaffiora in questa sede non come reliquia di un'utopia, ma come monito e auspicio. Se affidato a giovani, questo canto alla fratellanza universale riacquista forza e risonanza, perché ribadisce che la musica, quando educa, educa all'incontro.
In questa prospettiva, non si può non riconoscere il valore di un'associazione come l'Arcadia: realtà capace di coniugare rigore didattico – garantito da un corpo docenti competente e appassionato: Lycia Gissi, Chiara Merra, Pasquale Buongiovanni, Carmine Sansaro, Riccardo Lorusso, insieme a Fasciano – e tensione ideale. In un tempo in cui l'offerta formativa è spesso frammentaria o improntata all'intrattenimento più che alla crescita, Note d'Estate dimostra che la musica, se proposta con metodo e visione, può ancora formare cittadini consapevoli.
E allora sì, vale la pena ribadirlo sulle pagine di NOMOS: quando il palco diventa spazio di formazione, di scambio e di riflessione, il concerto non è più solo spettacolo. È comunità. È linguaggio comune. È, ancora una volta, un orizzonte possibile.