"National Conference OAKE 2025": un’esperienza didattica di eccellenza tra formazione, intercultura e performance di alto livello
di Riccardo Lorusso
Dal 6 al 9 marzo 2025, presso il Palmer House Hilton di Chicago, Illinois, si è svolta la National Conference OAKE, uno degli appuntamenti più rilevanti a livello internazionale per l'approfondimento del metodo Kodály e per la didattica musicale basata sull'apprendimento attivo, la coralità e l'interculturalità.
Ho avuto il privilegio di partecipare a questo evento formativo di altissimo livello, che ha visto la presenza di studiosi, musicisti e docenti provenienti da tutto il mondo, con l'obiettivo comune di condividere pratiche pedagogiche innovative e consolidare le basi metodologiche dell'insegnamento musicale.
L'organizzazione della conferenza ha seguito una struttura ben definita, con un'intensa attività quotidiana che ha permesso un'immersione completa nei principi del metodo Kodály e nelle sue applicazioni contemporanee.
Ogni giornata si apriva con il Morning Singing, un momento corale collettivo che non solo rappresentava un esercizio di alfabetizzazione musicale attraverso il canto, ma anche un'esperienza di profonda condivisione e connessione tra i partecipanti. L'importanza della pratica vocale come strumento primario per l'educazione musicale è stata ribadita in ogni sessione, riaffermando il principio kodályano secondo cui "la musica appartiene a tutti".
Le sessioni successive comprendevano un'ampia gamma di workshop, conferenze e laboratori pratici, ciascuno focalizzato su aspetti specifici della pedagogia musicale. Tra gli argomenti affrontati, particolare rilevanza hanno avuto:
• L'integrazione della tecnologia nell'insegnamento musicale, con approfondimenti su software e applicazioni per la didattica interattiva;
• Le metodologie per l'educazione inclusiva, con strategie mirate a rendere la musica accessibile a studenti con esigenze educative speciali;
• L'uso della vocalità nella costruzione del repertorio didattico, con un focus su materiali provenienti da diverse tradizioni culturali.
Un aspetto estremamente significativo è stato il confronto tra approcci didattici internazionali, con sessioni dedicate alla pratica musicale in contesti educativi differenti, dal sistema scolastico statunitense a quello europeo e asiatico.
Uno dei momenti più stimolanti della conferenza è stato lo studio del repertorio interculturale, con particolare attenzione ai canti della tradizione cubana e ai loro elementi ritmici e melodici distintivi. L'approfondimento delle musiche popolari di diverse culture ha sottolineato il valore dell'etnomusicologia nella didattica, offrendo strumenti per una pedagogia musicale sempre più inclusiva e sensibile alle diversità culturali.
Parallelamente, i workshop hanno esplorato anche le tendenze più moderne nell'educazione musicale, con sessioni dedicate alla body percussion, all'improvvisazione vocale e all'uso della popular music nell'insegnamento. Questo equilibrio tra tradizione e innovazione ha permesso di riflettere su come il metodo Kodály possa evolversi per rispondere alle esigenze didattiche contemporanee.
A coronamento dell'esperienza, la conferenza si è conclusa con una serie di concerti di altissimo livello, che hanno visto protagonisti cori selezionati attraverso un rigoroso processo di audizioni nazionali. Le esecuzioni hanno testimoniato l'efficacia del percorso didattico kodályano, rivelando non solo una qualità tecnica impeccabile, ma anche un livello di espressività e musicalità eccezionale.
Le formazioni corali hanno eseguito un repertorio che spaziava dalla polifonia classica a brani della tradizione popolare e contemporanea, sotto la direzione di illustri direttori, tra cui:
• Dr. Pamela Elizabeth Blackstone (Children's Choir, SSA, Grades 4-5)
• Francisco J. Núñez (Youth Treble Choir, SSAA, Grades 6-8)
• Georgia Newlin (Concert Treble Choir, SSAA, Grades 9-12)
• Josephine Lee (Chamber Choir, SATB, Grades 9-12)
L'alto livello artistico delle esecuzioni ha confermato come un approccio metodologico solido e strutturato possa tradursi in performance di grande valore espressivo e tecnico, capaci di ispirare e dimostrare concretamente l'efficacia della didattica kodályana.
La National Conference OAKE 2025 si è rivelata un'esperienza di fondamentale importanza per la mia crescita professionale, offrendo non solo strumenti metodologici e didattici aggiornati, ma anche un'opportunità di confronto e dialogo con una comunità internazionale di educatori musicali.
L'integrazione tra prassi didattica, repertorio interculturale e innovazione pedagogica ha reso questo evento un modello di riferimento per l'educazione musicale contemporanea. La ricchezza dei contenuti affrontati e l'eccellenza delle attività proposte rendono la partecipazione a questa conferenza un'esperienza imprescindibile per chiunque operi nel campo dell'insegnamento musicale.
In un'epoca in cui la musica assume un ruolo sempre più centrale nella formazione dell'individuo e nella costruzione del dialogo tra culture, eventi come la National Conference OAKE dimostrano concretamente il potenziale educativo e trasformativo della pedagogia musicale.