"BachDay: L'Arcadia celebra il genio di Bach"
di Francesco Amatulli
Nel segno dell'eternità bachiana, l'Accademia Musicale Arcadia di Trani ha celebrato il Bach Day con una raffinatezza straordinaria, dando vita a un evento di altissimo profilo, tenutosi il 30 marzo presso l'Auditorium "F. Chopin".
In occasione dell'anniversario della nascita del genio di Eisenach, il concerto ha delineato un percorso musicale di rara intensità, attraversando alcune delle sue pagine più emblematiche, interpretate con un equilibrio impeccabile tra rigore filologico e libertà espressiva.
La serata si è aperta con una dissertazione del M° Roberto Fasciano, esperto di musica antica, che ha saputo illustrare con acume e profondità le forme compositive bachiane, tracciando un itinerario che dal stylus phantasticus giunge allo stylus canonicus, dal stylus recitativus a quello symphoniacus.
Il suo intervento, ricco di riferimenti alla retorica musicale del Seicento, ha messo in luce la complessità architettonica e il pensiero filosofico sotteso alla scrittura di Bach. In parallelo, un pre-concerto a cura degli allievi dell'Accademia ha offerto un'interessante immersione nel repertorio didattico del Kantor di Lipsia, introducendo con garbo e profondità il clima della serata.
L'esecuzione musicale, affidata a un ensemble di interpreti d'eccezione, ha visto susseguirsi sul palco Roberto Fasciano e Nico Pappalettera al pianoforte, Claudia Fasciano al violino e Nunzio Monteriso al mandolino. Ciascun interprete ha restituito con sensibilità e rigore le molteplici sfumature della scrittura bachiana.
A dare inizio al concerto è stata Claudia Fasciano con la Sonata in Si minore BWV 1014, esempio mirabile di dialogo tra violino e tastiera obbligata, in cui il contrappunto e la cantabilità si fondono in un equilibrio sublime. A seguire, Roberto Fasciano ha interpretato con intensa profondità la Toccata in Re minore BWV 913, restituendo tutta la potenza espressiva e il virtuosismo della scrittura tastieristica bachiana, imprimendo al programma un'energia trascinante. Particolarmente suggestiva è stata l'interpretazione del Preludio e Allemanda dalla Suite BWV 1007 per violoncello, proposta in una trascrizione per mandolino da Nunzio Monteriso, che ha accompagnato l'esecuzione con una riflessione sull'arte della trascrizione e sulle potenzialità timbriche dello strumento. Non è mancato un momento di audace rilettura con l'Aria sulla quarta corda dalla Suite n. 3 BWV 1068, riproposta in una raffinata versione jazz. Questa rilettura ha evidenziato l'incredibile versatilità della musica bachiana. In questo contesto, Nico Pappalettera ha offerto una stimolante riflessione sulla dialettica tra Barocco e jazz, mettendo in luce le affinità profonde tra due mondi apparentemente distanti ma uniti da un comune slancio improvvisativo.
L'evento si è configurato come un autentico viaggio attraverso il tempo, capace di evocare con struggente bellezza un'epoca lontana e al contempo sorprendentemente viva nel sentire contemporaneo. Il successo della serata è andato ben oltre l'entusiasmo del pubblico, trovando compimento in un'autenticità interpretativa che ha restituito, senza mediazioni, la grandezza di Bach e la sua inesauribile modernità. Il Bach Day dell'Accademia Musicale Arcadia non è stato soltanto un omaggio, ma una vera e propria attualizzazione poetica, dimostrando ancora una volta come il genio del Kantor di Lipsia continui a risuonare, intatto, nella memoria e nell'anima di chi sa ascoltarlo.